Il mondo è la patria del saggio: su Anassagora

Scorribande Filosofiche

Fu eminente di natali e per ricchezza, ma anche per magnanimità, ché cedette il suo patrimonio ai suoi famigliari. A costoro che lo accusavano di negligenza, rispose: «Perché non vi badate voi?» E alla fine si ritirò in solitudine e si diede alla contemplazione della natura e non badò ai pubblici affari. Quando un tale gli disse: «Non ti curi della patria?», rispose: «Taci! Molto m’importa della patria» e indicò il cielo.

Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi 6-7

E a chi gli domandò una volta per che cosa mai fosse nato, rispose: «Per la contemplazione del sole, della luna e del cielo». A chi gli disse: «Sei rimasto privo degli Ateniesi», rispose: «Non io di loro,  ma essi di me». […] A chi si lamentava di dover morire in terra straniera replicò: «Da ogni punto della terra la discesa all’Ade è la stessa».

Diogene Laerzio, Vite dei Filosofi 10-11

View original post

Standard